Scuro, quasi nero. E denso, costantemente liquido. È il miele di melata che, a differenza di quello di fiori, nasce dalla sostanza zuccherina prodotta e deposta su foglie e rami da insetti e farfalline chiamati metcalfa, che viene poi succhiata dalle api. Ne produciamo una discreta quantità nei boschi sulle colline a ridosso della pianura emiliana. È un miele che, all’olfatto e al palato, ricorda la marmellata di fichi, ma anche la passata di pomodoro. Poiché è ricco di sali minerali, è un prodotto consigliato a chi svolge attività sportiva, oltre che ovviamente a chi vuole provare un miele insolito ma dal grande fascino.